Beni comuni

Far vivere i nostri quartieri vuol dire aprire alla cittadinanza e alle realtà locali, l’incredibile patrimonio della nostra città. Da Porta Portese a Massimina abbiamo innumerevoli immobili che l’amministrazione uscente non ha saputo valorizzare.

Immobili sul territorio: c’è la necessità di individuare la destinazione di questi manufatti attraverso un piano di co-progettazione e co-programmazione elaborato dal Municipio secondo le attuali norme. Pensiamo all’inutilizzo dell’immobile di via Panfilo Castaldi o allo stato di abbandono degli spazi pubblici in via Bettoni. O ancora all’ex Casetta garibaldina, ai Casali di Villa Pamphilj, all’immobile di via Longhena e a via Pavolini. Su questo fronte l’attuale amministrazione ha fallito completamente. Non c’è stato alcun progetto partecipato, alcuna campagna di ascolto con i territori, alcun confronto con le associazioni del Terzo settore che di fatto offrono servizi pubblici in sussidiarietà.

Forlanini: un discorso a parte merita chiaramente il Forlanini, unico per la sua storia e il suo pregio architettonico, storico punto di riferimento dei nostri quartieri. Il Municipio deve tornare a fare regia con l’ascolto dei bisogni della cittadinanza e delle parti sociali e con l’interlocuzione degli enti decisionali preposti. In particolare, oltre a rilanciare l’idea di spostare al Forlanini la sede del Municipio RM XII (che ad oggi è in un palazzo privato dove si paga un alto canone di locazione), occorre ribadire la vocazione socio-sanitaria della struttura.

Forte Bravetta: manufatto di incredibile pregio architettonico e simbolo della Resistenza italiana, rappresenta ad oggi uno dei pochi accessi a Valle dei Casali. Dopo la battaglia dei cittadini per aprirlo, il Forte merita ora un progetto di respiro nazionale per la riqualificazione e una destinazione sociale e culturale. Per noi è una battaglia non solo amministrativa, ma di valori: si tratta di un luogo cardine che dovrà sempre essere aperto ai cittadini e restare un punto di riferimento per la città.